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Samstag, 18. Dezember 2010 - LA NUOVA SARDEGNA
La Provincia finanzia l’educazione alimentare e ambientale degli studenti
L’obiettivo è insegnare agli scolari ad amare i campi e gli animali
SANLURI. Si chiamano fattorie didattiche, la Provincia le ha tradotte in dialetto campidanese «a su satu po imparai» (in campagna per imparare) e ne ha fatto un progetto da realizzare sul campo con le scuole.
Si tratta di un programma di educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità che già lo scorso anno ha mosso i primi passi in fase sperimentale. Ha come obiettivo insegnare a scolaretti e delle medie a conoscere e amare la campagna e gli animali d’allevamento, a sapere come si preparano gli alimenti più tradizionali come la ricotta e il formaggio, a imparare il mangiar sano e genuino. La Provincia ha ideato e avviato questo progetto assieme alle scuole del territorio, contando sulla collaborazione di aziende private zootecniche e agroalimentari (prevalentemente a conduzione individuale e familiare) e dell’agenzia Laore. L’obiettivo lo chiarisce tecnicamente l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Gian Luigi Piano, che con il presidente Fulvio Tocco è il progenitore dell’iniziativa: «Lo scopo principale è il recupero, attraverso la conservazione e la valorizzazione, del rilevante patrimonio di saperi e di produzioni agroalimentari tipiche che caratterizzano un territorio a forte vocazione rurale come il Medio Campidano».
Il progetto prevede lo sviluppo di sedici moduli, ciascuno destinato a un numero massimo di cinquanta scolari e studenti. I partecipanti, accompagnati dai propri insegnanti, andranno a visitare per almeno due volte le fattorie didattiche per vedere sul posto la realtà rurale e successivamente sarà il singolo fattore a incontare a scuola i piccoli apprendisti per concludere il ciclo conoscitivo. Lunedì prossimo prenderà avvio il programma delle visite concordato fra le dodici fattorie didattiche accreditate e le scuole partecipanti. Andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico.
LUCIANO ONNIS
