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Sardegna

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Vivere la campagna

Patto per l’agricoltura. Il progetto «Vivere la campagna» si allarga e coinvolge altri territori

allevamento suino di razza sarda

Sonntag, 20. September 2009 - LA NUOVA SARDEGNA

L’esempio del suino sardo nel Campidano

SANLURI. «Vivere la Campagna», il progetto varato tre anni fa dalla Provincia per il rilancio del comparto agricolo, settore produttivo primario del Medio Campidano, ora potrebbe diventare un progetto interprovinciale. La Provincia di Cagliari è molto interessata al piano d’azione varato dall’amministrazione provinciale mediocampidanese, che sta coinvolgendo 750 aziende private, per estenderlo ai comuni agricoli della provincia madre.
Giorni fa, a margine della firma dell’accordo che ha regolato i rapporti patrimoniali tra le due amministrazioni provinciali, il presidente di Cagliari Graziano Milia ha manifestato grande interesse per il progetto «Vivere la Campagna», che nei suoi primi tre anni ha conseguito uno straordinario successo tra i produttori agricoli dei ventotto comuni del Medio Campidano. E ha chiesto se ci sono le condizioni per estendere l’iniziativa agli agricoltori della provincia di Cagliari. La risposta del presidente del Medio Campidano, Fulvio Tocco, è stata entusiasta: «Questa intesa, tra l’altro auspicata dai produttori dei comuni della provincia cagliaritana confinanti con la nostra provincia come Guasila, Samatzai e Nuraminis, avrebbe ricadute concrete sull’economia locale. Basta un accordo attuativo che fissi i rapporti tra le due istituzioni».
In Sardegna non risultano esperienze precedenti di collaborazioni tra enti intermedi finalizzate a incoraggiare le attività produttive. Si tratterebbe, quindi, di studiare un accordo del tutto nuovo. Nel vasto territorio della provincia di Cagliari, ci sono zone come la Trexenta e altre del basso Campidano, dove la coltivazione delle granaglie trovano sicuramente terreno fertile. Si dovrebbe pertanto promuoverne la coltivazione applicando la normativa comunitaria vigente. Milia ha replicato senza indugi che «si può fare».
La posizione baricentrica del Medio Campidano consentirebbe anche una felice gestione del rapporto con le aziende in quanto ricadrebbero tutte in un raggio massimo di trenta chilometri di distanza da Sanluri. «Per incrementare le potenzialità del sistema produttivo - ha aggiunto Tocco - è necessario realizzare accordi funzionali alla crescita della competitività del settore agricolo e in particolare per sensibilizzare i pastori ad acquistare gli alimenti integrativi per le greggi direttamente dagli agricoltori sardi». La valorizzazione delle imprese agricole, hanno infine sottolineato Tocco e Milia, rappresenta un fattore strategico di sviluppo per le economie locali.
Luciano Onnis