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Sardegna

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Vivere la campagna

Proposta di istituzione di un fondo regionale anticrisi, a favore delle aziende agropastorali.

pastore

Dienstag, 10. August 2010 - REDAZIONE

Lettera inviata dal presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco al presidente della Regione Autonoma della Sardegna

OGGETTO: Proposta di istituzione di un fondo regionale anticrisi, a favore delle aziende agropastorali.

Egr. Presidente Cappellacci,
con la presente, intendo sottoporre alla Sua attenzione la proposta di istituire un “fondo regionale anticrisi” per alleviare le sofferenze delle aziende agropastorali e dell’economia della Sardegna.
La crisi che ha investito l’economia mondiale continua a manifestare in pieno i suoi effetti, che sono particolarmente gravi per l’agricoltura e la pastorizia, tali da mettere a rischio la sopravvivenza di molte imprese. Abbiamo appreso, in questi giorni, la notizia che diversi allevatori stanno trattando la vendita delle loro greggi con degli operatori di altre regioni della penisola.
Le imprese perdono competitività sui mercati e sui redditi, a causa della caduta libera dei prezzi e di un contestuale aumento dei costi di produzione che rende la gestione delle stesse insostenibile.
La proposta d’istituire un “fondo regionale anticrisi” assume maggior rilevanza in questo momento in quanto tutti i principali settori produttivi sono in ginocchio e, senza un progetto che tuteli “l’industria a cielo aperto”, il declino della Sardegna è assicurato.
La Provincia del Medio Campidano, con i mezzi di cui dispone, e per tre anni consecutivi, attraverso il progetto “Vivere la Campagna” ha messo a punto una specifica strategia finalizzata alla produzione di nuova ricchezza, coerentemente con le finalità scaturite dal Protocollo di Kyoto dell’anno 1997, del Documento approvato dal G8 agricolo del 2009, e del risultato della conferenza sul clima tenutasi a Copenaghen dall’8 al 18 dicembre 2009. Il risultato è stato straordinario, la partecipazione è andata crescendo di anno in anno e, già da questo mese di agosto, 1034 produttori stanno ricevendo i premi dell’ultima campagna agraria conclusasi nel mese di luglio 2010. Come si può notare, l’interesse degli addetti è stato notevole, e oggi è possibile affermare, senza essere smentiti, che la politica dei tempi è stata rigorosamente rispettata.
Su questo fronte la provincia si è distinta per aver avviato risolutamente un progetto a cosiddetto ritorno immediato: sull’ambiente, sull’economia e sulla valorizzazione di talune biodiversità animali e vegetali, contribuendo, nel contempo, a tenere i motori accesi del settore primario in crisi, in attesa di nuove strategie di sviluppo.
Sono crescenti le pressioni soprattutto da parte dei contadini e dei pastori che a più riprese hanno rappresentato la loro condizione di operatori di un settore in crisi ed è a queste richieste che il nostro Ente ha voluto dare una risposta, consentendo di avviare il recupero della loro capacità imprenditoriale e della loro potenzialità nel produrre ricchezza e capitali. La provincia da sola non può bastare per dare funzione strategica al progetto e, per questa ragione, chiede la condivisione dello stesso da parte del Governo regionale, affinché possano essere coltivati a granaglie e foraggi 10.000 ettari l’anno per almeno un triennio. I benefici per l’economia, l’ambiente e le relazioni umane sono notevoli.
Il progetto “Vivere la Campagna” fissa gli obiettivi, i provvedimenti e le strategie applicative per salvaguardare a lungo termine l’identità del paesaggio rurale nel suo ambiente naturale, vitale ed economico. Un progetto di grande rilevanza politica realizzabile a costi contenuti e a ritorni immediati.
Va da se che un allevatore, potendo contare su un aiuto per coltivare foraggere nella misura di 10/15 ettari l’anno, sentirà meno pesante il peso del mancato riconoscimento del prezzo del latte.
In un’epoca di spopolamento delle campagne e dei piccoli centri rurali, un oculato sfruttamento del suolo, fondamentale per l’estrazione di acqua di falda pulita e per l’attrazione di un paesaggio dall’alto indice di biodiversità, offre all’uomo un elevato standard di vita e diviene sempre più importante rispetto all’impostazione soggettiva propria dell’incremento di produzione a scapito dell’ecologia. In questo modo il progetto agro-eco-ambientale della Provincia del Medio Campidano assume una valenza strategica che produce benefici a catena: rinaturalizzazione di sistemi ambientali; miglioramento della reazione chimica dei suoli che per lunghi anni sono stati sottoposti a concimazioni azotate; presenza dell’uomo in campagna per la tutela del paesaggio, con tutto ciò che di positivo ne deriva; miglioramento della qualità dell’aria e arricchimento del terreno con l’azoto naturale; produzione della granella e del foraggio per l’alimentazione del bestiame direttamente nella propria azienda o nell’azienda vicina; minore esborso verso i mercati extra regionali, nazionali ed esteri per alimenti zootecnici e umani, per l’acquisto di concimi industriali e dei semi da riproduzione; conservazione dell’ambiente, delle biodiversità e della vocazione agricola dei suoli.
Com’è noto, gli scenari agricoli nell’Unione Europea e nel nostro Paese stanno cambiando, e gli elementi di base della politica agricola comunitaria si evolvono verso un orientamento nuovo, che con l’introduzione del de minimis primario consente la coltivazione del territorio reintroducendo, per i fini sopra descritti, le colture tradizionali.
La proposta d’istituire di un “fondo regionale anticrisi” vuole rappresentare un ulteriore contributo all’ottimizzazione della nostra isola e al suo progresso civile ed economico, attraverso la riconsiderazione della figura del contadino e del pastore nella società moderna non solo come produttore di derrate ma anche di beni comuni.
L’adozione di questo fondo, se ben utilizzato, può produrre, nel rispetto delle regole istituzionali, benefici trasversali e immediati per l’economia Sardegna.
Sig. Presidente, La ringrazio sin d’ora per la considerazione e le indicazioni che vorrà esprimere in relazione alla proposta illustrata, e che confidiamo di ricevere prima d’impostare i lavori per la prossima annata agraria.

Con i migliori saluti
Sanluri, 10 agosto 2010
Fulvio Tocco