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Sardegna

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Vivere la campagna

Analfabetismo e dispersione scolastica: triste primato per il Medio Campidano

studenti a scuola

Dienstag, 25. Dezember 2007 - LA GAZZETTA DEL MEDIO CAMPIDANO

Non bastava una mortalità scolastica che nel Campidano raggiunge il 25 per cento, a fronte di una media regionale che si attesta sul 23 per cento, anche il numero degli analfabeti non scherza. L’ 1,6 dell’isola da noi raggiunge il 2,8. Che fare? La Provincia ha dichiarato lotta serrata all’una ed all’altro. Ed ecco un protocollo d’intesa fra gli 11 Istituti superiori del territorio, I comuni di Villacidro, Lunamatrona e l’Istituto cornprensivo di Villamar, Furtei e Segariu.
II primo passo è stato fatto da parecchi mesi, quando la Regione ha offerto l’opportunità di un finanziamento di 661 mila e 800 euro. “Appena abbiamo saputo”, spiega l’assessore alla pubblica Istruzione Rosella Pinna, “che c’erano a disposizione dei fondi per contrastare il triste fenomeno, ci siamo subito messi in fila per ottenerne una buona fetta. Siamo stati accontentati. Ora non ci rimane altro che lavorare sull’operatività del programma”. L’intervento è rivolto a circa mille ottocento studenti. Prevede sportelli d’ascolto, visite guidate, lezioni itineranti, laboratori, musica, sport. cinema, multimedialità, orientamento. Ma soprattutto punta a dare una mano agli studenti pendolari. Ragazzi che avranno la possibilità di rimanere a scuola nell’intervallo fra le lezioni antimeridiane e quelle serali. Ma non basta. Su questo fronte occorre fare di più. Per una semplice ragione: il pendolarismo è la prima causa che spinge a mollare, prima ancora di conseguire un diploma. Tutti d’accordo: genitori, insegnanti e dirigenti scolastici.
La parola ai dirigenti scolastici
“Non può sfuggire”, dice il preside dell’Istituto tecnico di Guspini, Giannetto Cadau: “il dramma che vivono i nostri studenti sia per arrivare a scuola che per rientrare a casa. Non conoscono persino gli orari del pullman. Quando li ho chiesti come scuola, mi è stato risposto d’inoltrare una domanda scritta alle aziende Arst e Fds. Assurdo o meglio: vergognoso”. Per ii dirigente del liceo classico di Villacidro, Walter Campana, i motivi di abbandono sono anche legati ad una didattica che non riesce ad integrarsi con le esigenze ed i bisogni della società. “Oggi la scuola non è come una volta. I ragazzi si arrendono alla prima difficoltà. Spetta a noi rendere lo studio meno astratto, magari aggregando forme piacevoli ai saperi essenziali. Senza contare che sugli abbandoni incide ii disagio familiare. In questo senso i progetti siano i ben venuti”. Ancora di più quest’ultimi programmati dalla Provincia. Perché coinvolgono anche 60 genitori e altrettanti docenti che avranno la possibilità di seguire corsi di formazione per rendere più appetibile lo studio. “Non dobbiamo dimenticare”, spiega la preside del liceo scientifico di San Gavino, Censina Pisano: “che le nuove generazioni sono diverse da quelle che le hanno precedute. Sono figlie di internet e della televisione. hanno valori nuovi, per noi sconosciuti. Dobbiamo far uno sforzo per capirli”.
Uno degli interventi più forti è lo sportello d’ascolto. Ovvero mille e cinquecento ore di attività per circa 15 ore settimanali in ogni Istituto. Che significa che i ragazzi si metteranno in fila per una seduta dallo psicologo. “In una società dove si parla tanto”, spiega un docente, Leo Talloru, “e si è ascoltati poco, dove è considerato vincente chi appare grintoso e sicuro di sé, si scoprono le profonde insicurezze dei ragazzi che hanno un forte bisogno di comunicare, ma spesso nessuno è disposto ad ascoltarli. E questo capita anche agli alunni studiosi che. considerati secchioni, vengono esclusi dal gruppo. E cosi anche i bravi lasciano. L’aiuto di un esperto può sicuramente giovare”. Ne è convinta anche la preside dell’Istituto tecnico Vignarelli di Sanluri, Agnese Pusceddu, “a patto che prima di ogni altra attività si dia spazio alla quotidianità. Il troppo fa perder di vista l’essenziale”. E i ragazzi? Loro concordano: la psicologa a scuola è sempre la benvenuta.
Santina Ravì