Logo of the Province of Middle Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

«Salvate il Santa Maria»

Campanile chiesa San Nicolò Guspini

Sonntag, 26. Februar 2012 - L'UNIONE SARDA

GUSPINI. I degenti e i lavoratori del centro di riabilitazione al Carnevalinas
Tra maschere e carri allegorici sfila la solidarietà

Divertimento e solidarietà alla sfilata del Carnevalinas a Guspini. Erano le 17,45. Pazienti, familiari e lavoratori del Centro di riabilitazione Santa Maria hanno occupato simbolicamente il campanile della chiesa parrocchiale di San Nicolò. Hanno calato uno striscione con la scritta "Salvate il Centro Maria Assunta". Un altro striscione "Per chi suona la campana" era affisso alla finestra della biblioteca comunale. Al suono delle campane tutti i diciannove carri allegorici hanno interrotto la musica e ogni dj ha letto un comunicato dei lavoratori.
LA RABBIA «Se il Centro di riabilitazione non sarà salvato dalla Regione la nostra Isola perderà una struttura per la riabilitazione globale conosciuta e apprezzata da tanti. Chiediamo l'aiuto e il sostegno di tutti a tutela del nostro diritto alla salute». Nel silenzio della piazza il comunicato ha fatto eco da carro a carro. «In un momento di divertimento abbiamo voluto creare una pausa di riflessione», afferma Angelo Virdis, presidente della Pro loco, che organizza il Carnevalinas.
LA DATA Entro il 31 gennaio dovevano essere presentate le offerte per l'acquisizione del Centro di riabilitazione, ma la Regione, interessata all'acquisizione, ha chiesto e ottenuto una proroga di trenta giorni. «Siamo stanchi di attendere dalla Regione risposte che non arrivano. Fino ad oggi solo promesse, rinvii, e nessun atto concreto. Nell'agosto 2010, l'assessore Liori aveva sottoscritto l'impegno di acquisire la struttura al patrimonio regionale per la cifra di 13 milioni e mezzo e da allora tutto tace, nonostante il commissario liquidatore ben 4 mesi e mezzo fa ha pubblicato l'avviso a formulare offerte per l'acquisto della struttura», dice il sindaco Rossella Pinna.
LA REGIONE E mentre l'assemblea regionale si prodiga per salvare la Fondazione di Ploaghe, mettendo a disposizione ben 25 milioni di euro, delle sorti del Santa Maria Assunta nulla è dato sapere. «Intanto il tempo passa e la struttura, solo apparentemente aperta, oltre che invecchiare, produce perdite per l' Asl e problematiche al Comune che negli stessi spazi eroga i servizi agli anziani. A fine marzo scadrà anche la cassa integrazione dei lavoratori, utilizzati dalla stessa Asl nella struttura che la gestisce in comodato d'uso gratuito e che garantisce assistenza ai 3 pazienti ricoverati e alcune prestazioni esterne. Troppe incertezze e troppe incognite hanno portato Comune, chiesa e popolazione ad appoggiare l'iniziativa dei familiari, dei pazienti e dei lavoratori, cui si aggiungono i tanti creditori che da due anni aspettano le spettanze. «Un silenzio, quello della Regione, che chiediamo venga spezzato immediatamente», conclude il sindaco.
Gian Paolo Pusceddu