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Sardegna

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Sabato 12 gennaio 2013 la super blasonata scuderia “Dioscuri” per la prima volta in gara nel centro sud della Sardegna

Ippodromo di Villacidro

Montag, 14. Januar 2013 - COMUNICATO STAMPA

Giuseppe Botti ha “benedetto” l’ippodromo di Villacidro
Il nuovo impianto ha i requisiti per diventare tra i più importanti d’Italia e può contribuire concretamente al rilancio dell’ippica nazionale 

Giuseppe Botti e la signora Giustina, hanno trascorso due giorni in Sardegna per verificare di persona la funzionalità dell’ippodromo di Villacidro. Nella quarta corsa di sabato 12 gennaio 2013, hanno messo in corsa “Perfera” montata da Fiori, piazzandosi al secondo posto. Il gran pubblico, la qualità dei cavalli in competizione, i servizi resi dall’organizzazione del Consorzio Corse Cavalli di Villacidro e il sostegno della pubblica amministrazione locale e regionale hanno spianato la strada per far entrare a pieni voti l’ultimo nato degli impianti d’Italia, nel calendario nazionale delle riunioni per l’anno 2013. Giuseppe Botti e Gianfranco Dettori sono i principali sostenitori di Mario Sposi, un imprenditore di larghe vedute, che ha scommesso di persona per garantire la gestione dell’ippodromo in un periodo di vacche magre e con scarse risorse finanziarie pubbliche. La riunione invernale ha visto i cavalli in pista per quattro sabati consecutivi e con un pubblico che è andato in crescendo di giorno in giorno consentendo agli addetti al totalizzatore delle scommesse di lavorare instancabilmente per quasi quattro ore di fila al giorno. Ora l’ippodromo è una realtà che intende rivendicare, nell’interesse degli ippodromi della Sardegna, un calendario di almeno 50 giornate per la “Terra di Cavalli e Terra di Fantini”. Con un montepremi di un milione e duecentomila euro e con seicentomila euro per la gestione all’anno distribuito equamente tra gli impianti di Chilivani, Sassari e Villacidro è possibile dire che le attività territoriali possono dare una mano per consentire la ripartenza dell’economia isolana. 

Occhiello

I fratelli Botti Giuseppe e Arduino sono i titolari della super blasonata scuderia “DIOSCURI”. Ai fratelli Giuseppe e Arduino si sono aggiunti: Endo e Alessandro figli di Giuseppe e Stefano e Marco figli di Arduino. Da oltre trent’anni la scuderia “DIOSCURI” è capolista della speciale classifica allenatori con 38 “scudetti” vinti. I numeri: 400 successi e 4 milioni di euro di somme vinte, un record storico per il galoppo europeo.

Le origini

Le origini di questa formidabile accoppiata di allenatori, i fratelli per eccellenza , di origine maremmana e milanesi d’adozione, dura da ben cinque generazioni, ma noi partiremo da Edmondo che nel 1950 aprì scuderia per quasi un ventennio dopo essere stato un buon fantino in piano e in ostacoli. Nel 1969, alla sua morte, dopo un’ottima carriera di allenatore, il testimone venne preso dai figli Giuseppe, allora 23enne e anche lui ex buon fantino d’ostacoli (160 vittorie), e Alduino, classe 1948, e alla fine di un’eccellente carriera di fantino in piano (500 vittorie), interrotta dopo un lustro soltanto a causa di insormontabili problemi di peso.
Da quel lontano 1969 i fratelloni Alduino e Giuseppe misero le basi per un sodalizio che doveva portarli molto lontano: dopo 4 anni di rodaggio, nel 1973 il primo scudetto e da allora soltanto in due stagioni, nel 2001 e nel 2002, non hanno conquistato il vertice delle classifiche annuali.
Questa intensa e fortunata società si è arricchita cammin facendo dei due figli di Giuseppe (Edmondo detto Endo ed Alessandro) e degli altrettanti di Alduino (Stefano e Marco). Fra questi quattro moschettieri il più celebre è Endo. Il primogenito di Giuseppe è uno dei fantini di punta nel nostro Paese con 1500 vittorie all’attivo. Negli ultimi quattro anni di attività agonistica Endo ha ottenuto costantemente una percentuale di successi elevatissima, attorno al 23-24 per cento.