Logo of the Province of Middle Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Piano-scuola da rivedere ma i sindaci sono divisi

Scuola

Mittwoch, 1. Februar 2012 - L'UNIONE SARDA

PROVINCIA. Fa discutere l'accorpamento delle sedi

Non c'è ancora l'ufficialità, ma sul dimensionamento scolastico del Medio Campidano è certo che l'unico accordo raggiunto interessa le scuole del secondo ciclo. A perdere l'autonomia, infatti, sarà l'istituto d'istruzione superiore Giovanni Battista Tuveri. Con 257 alunni, contro i 600 voluti dalla norma, l'ultima scuola del territorio, nata tre anni fa dalla fusione tra l'alberghiero di Villamar e il Cettolini di Villacidro, non ha più i numeri per vivere da sola. E così le due anime si separano nuovamente: la prima va col tecnico di Sanluri, la seconda col classico di Villacidro.
RISCHIO Guerra aperta invece sul primo ciclo. Le scuole a rischio di Sardara, Barumini, Lunamatrona, Villamar, Serrenti, Samassi lottano per conservare la presidenza e l'ufficio di segreteria. E dopo i sindaci, ieri mattina è arrivato l'accorato appello dei consiglieri provinciali. In una nota inviata al presidente della Provincia, Fulvio Tocco, e all'assessore alla pubblica Istruzione, Gigi Piano, chiedono la salvezza della Marmilla.
CONSIGLIERI «Lunamatrona, Sardara, Barumini e Villamar», dice Angelo Mascia dell'Ivd, «non si toccano. Confidiamo sulla solidarietà di Villacidro e Guspini. Privilegiate con due autonomie, potrebbero cederne una a chi sta per perderla. E' questione di equilibrio in nome della Provincia che non può restare a guadare chi perde tutto e chi acquista il doppio». Il vicesindaco di Serrenti, Leo Talloru, invoca il passato. «E' inutile questa guerra di campanili», dice l'esponente dell'esecutivo, «sappiamo che quattro sedi dovranno sparire. Troppo semplice dire noi no, gli altri sì. A questo punto proponiamo di tornare con la vecchia Provincia di Cagliari, quando la direzione didattica era unita a Nuraminis e a Samatzai. Se questo non fosse possibile, siamo pronti per traghettare a Sanluri».
ANIMI L'assessore Piano cerca di rasserenare gli animi: «Non si può riorganizzare il sistema scolastico seguendo distorte logiche numeriche. Il dato più qualificante del dimensionamento non può nascere da semplici aggregazioni, ma dall'arricchimento dell'offerta formativa, operato per la prima volta dalla nostra Provincia anche con l'istituzione di nuovi indirizzi e tipologie di percorsi scolastici». Ricorda che «in ogni caso le scelte spettano ai sindaci e più in generale alle forze politiche locali».
Santina Ravì