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Sardegna

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Sulla Keller fumata grigia

Stabilimento Keller (Villacidro)

Dienstag, 19. Juni 2012 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. Salta il vertice tra i sindacati e l'assessore regionale al Lavoro
Cassa integrazione in deroga, nessuna certezza

La cassa integrazione in deroga promessa ai lavoratori Keller fino al 30 settembre per ora è solo un due di picche. Questo il severo giudizio del sindacato, che aveva sollecitato un tavolo tecnico con l'assessore del Lavoro e l'Inps. Ma il vertice, previsto ieri mattina, è saltato perché gli uffici regionali hanno chiesto tempo per valutare se l'ammortizzatore sociale spetti di diritto. I segretari delle sigle sindacali hanno incrociato Antonello Liori per strada e l'assessore ha garantito una risposta in giornata. A tarda sera però le parti sociali non erano ancora in grado di dire quale sarà il destino degli assegni, che dal primo giugno non arrivano nelle case dei dipendenti Keller. «La volontà di concedere la cassa in deroga c'è tutta, così almeno ci hanno assicurato Liori e i suoi funzionari, ma solo dopo aver verificato se giuridicamente non ci sia eccezione alcuna», spiega Andrea Farris, segretario Uilm. «Certamente sarebbe davvero paradossale se, a un passo dal traguardo, con la Škoda che venerdì potrebbe presentare la sua offerta, fossimo costretti a portare gli operai sotto i palazzi del potere».
SINDACATI E CONFINDUSTRIA Hanno richiesto all'assessore Liori la cassa integrazione in deroga dal primo giugno al 30 settembre: «Ieri siamo scesi a Cagliari per siglare un accordo, voluto dalle parti sociali e dai rappresentanti degli industriali», dichiara Gigi Marchionni, segretario Fiom, testimoniando che «la Regione ci ha sempre rassicurati, state tranquilli, la Keller è il nostro primo pensiero dicono da mesi, ma poi alla prova dei fatti succedono queste cose e la gente perde fiducia». L'unica cosa certa è che dal primo giugno i dipendenti sono senza assegno.
LA COMMESSA In attesa che la Škoda depositi la sua offerta per rilevare la Keller e che il tribunale si esprima sulla proposta di concordato, il liquidatore lavora allo sviluppo della commessa da 270 milioni di euro, vinta con le società egiziane Semaf e Kader, per la costruzione di 212 carrozze destinate alla Egyptian National Railway, le ferrovie dei faraoni. La scorsa settimana i dirigenti delle due aziende straniere hanno visitato la fabbrica di Villacidro, auspicando il pronto rilancio dello stabilimento, anche con l'assunzione di nuova forza lavoro, necessaria per rispettare i tempi di consegna dei treni destinati al Cairo.
Simone Nonnis