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Sardegna

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Vivere la campagna

Nuovi imprenditori: i giovani riscoprono i lavori del passato

allevamento suino di razza sarda di Giacomo Vacca - Villacidro

Sonntag, 18. März 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Agricoltura selettiva, allevamenti suinicoli e persino elicicoltura

SANLURI. Tramontati, almeno al momento, i sogni della grande impresa, i giovani del Medio Campidano stanno scoprendo una interessante alternativa imprenditoriale in quel settore che è, per cultura e tradizione, il più affine al territorio di nascita e di vita: la campagna. Ed è lì che in numero sempre maggiore stanno puntando, investendo su micro comparti di due specificità trainanti dell’economia mediocampidanese come l’agricoltura e l’allevamento.
Il suino tipico di razza sarda, le lumache, l’asparago, la coltura del fungo cardoncello sono solo alcune delle produzioni che si stanno facendo largo nell’imprenditoria giovanile, grazie anche al supporto che la Provincia sta offrendo ai progetti di recupero e rivitalizzazione della campagna.
Un esempio giunge da tre combattivi giovani imprenditori che ci stanno provando con differenti iniziative: Giacomo Vacca, di Villacidro, già abbastanza noto per le sue innovative capacità imprenditoriali, alleva suini di razza sarda su una bella distesa di sette ettari di macchia mediterranea; Raimondo Cadoni, anche lui di Villacidro, coltiva con successo i suoi cardoncelli; Antonio Corda, di Serrenti, ha scommesso sull’allevamento delle lumache, con un impianto che può essere considerato tra i più estesi della Sardegna. I prodotti di queste aziende novelle, trasformati o naturali, sono già commercializzati nel mercato rurale “Le Tre Terre”, ogni sabato nella zona industriale di Villacidro, e stanno riscontrando un successo che corona lo spirito e il lavoro dei tre giovani imprenditori. Gli insaccati dei suini sardi doc (un incrocio fra il maiale e il cinghiale) prodotti da Giacomo Vacca vanno a ruba, i funghi cardoncello, che vengono raccolti nella stessa mattinata del giorno in cui sono poi messi in vendita, sono ugualmente ricercatissimi. Ma questo è soprattutto il periodo degli asparagi e Antonio Corda non disdegna di commercializzare il suo prodotto evidenziandone l’aspetto gastronomico a quello medico, grazie alla ricchezza di elementi minerali fondamentali come il calcio, il fosforo, il magnesio, il potassio e acido folico, con la proprietà più significativa che rimane quella diuretica. Le lumache di Antonio Corda meritano un capitolo a parte, tant’è che in aprile si terrà uno specifico convegno scientifico.
LUCIANO ONNIS