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Sardegna

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Vivere la campagna

Uno spettacolo teatrale itinerante per spiegare come non cadere nella trappola dell’azzardo

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Freitag, 13. Januar 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Dipendenza da gioco: campagna di prevenzione della Provincia e del Ser.D
L’isola ai primi posti in Italia, in percentuale, per numero di giocatori 

SANLURI. Fronte comune fra Provincia e il Ser.D della Asl 6 per combattere il gioco d’azzardo, diventato ormai un’autentica forma di dipendenza e di patologia sociale. I due enti hanno presentato un progetto dissuasivo e di sensibilizzazione attraverso uno spettacolo teatrale itinerante nel territorio a forte impatto emotivo.
La rappresentazione teatrale, denominata “Gap-Rovinarsi è un gioco” (dove gap sta per gioco d’azzardo patologico), è curata dall’autore e attore Stefano Ledda (Teatro del Sogno) e sarà portata negli istituti superiori della provincia per i giovani e nei teatri comunali dei principali centri per gli adulti.
L’iniziativa è stata illustrata a Sanluri nella sede della Provincia dagli assessori Gianluigi Piano (Pubblica istruzione) e Nicola Garau (Politiche sanitarie), dal responsabile del Ser.D, Angelo Fois, e dai suoi collaboratori Pina Lai (medico) e Antonella Maccioni (assistente sociale). E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione sul fenomeno del gioco d’azzardo nel Medio Campidano, dove la patologia sarebbe in forte espansione.
Su un fatto, tutti concordi: «E’ davvero singolare che due enti emanazioni dello Stato come Provincia e Asl si trovino a dover combattere ciò che lo stesso Stato favorisce, pratica e pubblicizza, sia indirettamente che direttamente». Insomma, da una parte fa il biscazziere e poi si lava la coscienza investendo soldi in iniziative di contrapposizione demandate ai suoi organi funzionali come appunto amministrazioni provinciali e aziende sanitarie.
Il quadro del Medio Campidano manca ancora di dati certi, ma ci sono tutti i segnali di una situazione allarmante, specchio di una Sardegna che percentualmente è ai primi posti in Italia per il gioco d’azzardo. I responsabili del Ser.D hanno attivato da poco meno di tre anni due sportelli per la cura di questa “patologia dell’anima” nei poliambulatori di Serramanna e di Guspini, per dieci ore la settimana, eseguendo interventi individuali e di gruppo. I dipendenti cronici di gratta e vinci, slot machine, lotterie e giochi internet sono attualmente 26, di cui diciannove uomini e sette donne. Non ci sono minori, il più giovane ha 32 anni, la più anziana 69.
LUCIANO ONNIS