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Sardegna

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Keller. «Sì alla cassintegrazione»

Stabilimento Keller (Villacidro)

Freitag, 22. Juni 2012 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. Situazione sbloccata nel vertice tra assessore, sindacati e azienda
Keller, la Regione: sussidio garantito ai lavoratori

I lavoratori della Keller Elettromeccanica avranno la cassa integrazione. Lo ha garantito ieri mattina a Cagliari l'assessore regionale del Lavoro, assumendo un impegno decisivo per il riavvio della fabbrica di treni. Davanti ai rappresentanti sindacali, a quelli dell'azienda e di Confindustria, Antonello Liori è stato categorico: «Tecnicamente non possiamo prendere in considerazione la cassa integrazione in deroga, perché la Keller è in liquidazione, ma se il Ministero dovesse rigettare la richiesta per quella di cessata attività presentata dall'azienda, allora si potrà richiedere l'ammortizzatore sociale in deroga».
LA PROMESSA Vale oro per i lavoratori e benché l'accordo non sia una vittoria indiscussa, permette di guardare al futuro con maggiore serenità. L'assessore Liori si è dimostrato disponibile ad interessarsi ai tempi dell'ammissione al concordato preventivo e sulla trattativa per la cessione di Keller a Škoda Transportation. Al momento l'azienda in liquidazione ha elaborato un piano di ricollocazione del personale che prevede il rientro di 298 unità, destinate a risalire almeno al numero originario una volta rilanciata l'attività nello stabilimento di Villacidro.
APPUNTAMENTI DECISIVI Sono già fissati sul calendario, oggi Škoda dovrebbe trasmettere al tribunale la sua proposta di acquisizione: formulerà l'offerta per l'affitto del ramo d'azienda e tra un paio di settimane, il 5 luglio, il giudice deciderà sul concordato.
I SINDACATI Benché preferissero l'ipotesi della cassa in deroga, esprimono compiacimento per il risultato della battaglia: «Con il sit-in dei lavoratori e le nostre pressioni abbiamo finalmente ottenuto l'impegno della Regione a garantire gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori Keller e vigileremo affinché non ci sia alcuna interruzione nell'erogazione del sussidio», dice Marinora Di Biase, segretaria regionale Cgil. D'accordo si dice anche Gigi Marchionni (Fiom), convinto però che «messi in sicurezza gli assegni per i lavoratori, la cosa più importante è l'impegno di Liori a lavorare per il riavvio della fabbrica e noi non abbasseremo la guardia».
DECISIONE POLITICA Secondo Marco Angioni (Fsm-Cisl) «dopo l'offerta di Škoda e il concordato si potrà passare dalla cassa integrazione per cessata attività a quella per procedura concorsuale, ma al di là dei tecnicismi ritengo che quella di ieri sia una decisione politicamente inopportuna, sarebbe stato molto meglio fare uno sforzo, anche per non trasmettere all'esterno un'immagine equivoca». Meno critica l'analisi della Uilm: «Era il risultato minimo che ci eravamo prefissati e abbiamo fatto presente all'assessore Liori la responsabilità politica di questa vertenza, poiché i tempi sono maturi per il rientro dei lavoratori in fabbrica», commenta Andrea Farris.
Simone Nonnis