Logo of the Province of Middle Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Vivere la Campagna: risultati e prospettive future

Riunione con gli imprenditori agricoli nel cortile di Casa Serpi, a Lunamatrona

Mittwoch, 12. September 2012 - COMUNICATO STAMPA

Il Presidente della Provincia Fulvio Tocco: “Con il progetto Vivere la Campagna abbiamo sviluppato un esempio virtuoso di buona prassi amministrativa. Ora, è necessario che dall’intero territorio giunga alla Regione la richiesta di un finanziamento minimo che consentirebbe la ripresa del comparto agricolo e dell’economia isolana”

Nella serata di martedì 11 settembre, nella singolare cornice del cortile di Casa Serpi, a Lunamatrona, si è tenuta una riunione, convocata dal Presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco, con gli imprenditori agricoli e gli amministratori dei comuni di Lunamatrona, Pauli Arbarei, Collinas, Turri, Siddi, Ussaramanna, Villanovaforru.
Si tratta del primo di una serie di incontri, che nei prossimi giorni coinvolgeranno anche gli altri comuni del territorio, al fine di illustrare i risultati e le prospettive future del progetto Vivere la Campagna. Dopo i saluti e i ringraziamenti del Sindaco di Lunamatrona, Italo Carruciu, che ha riconosciuto l’importanza del lavoro svolto dalla Provincia per la valorizzazione del settore agroalimentare e zootecnico, ha preso la parola Fulvio Tocco che davanti ai numerosi presenti ha affermato: “Il progetto Vivere la Campagna, sperimentato nell’arco di questi ultimi 5 anni, ha assolto ad una funzione precisa: rappresentare un esempio, un modello del rapporto positivo che si può instaurare tra Pubblica Amministrazione e produttori agricoli, con diversi benefici per lo sviluppo economico/territoriale. Abbiamo dimostrato che quando questo rapporto coinvolge, in una dinamica collaborativa, le istituzioni e cittadini, si possono avviare sul territorio regionale attività agricole a ritorno immediato.” A questo proposito, non va dimenticato che il progetto Vivere la Campagna ha conseguito, proprio per la sua valenza di buona prassi amministrativa, numerosi riconoscimenti a livello non solo regionale, ma anche nazionale ed europeo. “Dal primo gennaio 2007 – ha precisato il presidente Tocco – l’Unione Europea consente di utilizzare, a sostegno di progetti come Vivere la Campagna, lo strumento del de minimis primario, senza necessità di notifica. Sfruttando questa opportunità, durante questi anni, con l’80% delle risorse messe a disposizione dalla provincia e il 20% dai Comuni, più di 1.300 agricoltori del Medio Campidano hanno messo a coltura 8 mila ettari di terreno, rendendosi partecipi di un processo funzionale sia alla ripresa economica che alla salvaguardia degli ecosistemi”. Questo è quanto realizzato in ambito provinciale; sarebbe sufficiente uno stanziamento, da parte della Regione Sardegna, pari all’ 1,5 % delle entrate regionali per la diffusione del progetto sul territorio regionale, con benefici notevoli per l’economia isolana, perché – continua a spiegare il presidente “Potremmo produrre “in casa” tutta l’alimentazione destinata all’allevamento zootecnico. Oggi, infatti, siamo costretti ad importare dai mercati esteri l’80% dell’ammontare complessivo della frazione proteica per il nostro bestiame, con un conseguente impoverimento della bilancia commerciale isolana”. Ora, ad aggravare la situazione, bisogna prendere atto di due aspetti: in primo luogo, a partire dal livello statale e regionale, sono state tagliate drasticamente le risorse finanziarie agli enti locali, ossia agli enti che proprio per la loro vicinanza più immediata ai cittadini, sono i principali erogatori di servizi destinati alla collettività. In secondo luogo, sia a seguito del referendum regionale che delle riforme varate dal governo Monti, s’impone un ridimensionamento dell’assetto istituzionale delle province, che saranno in parte soppresse, in parte accorpate. La situazione sul piano regionale è assai incerta, attendendosi ancora la legge con cui il consiglio regionale dovrà chiarire, tra gli altri aspetti, quale sarà la sorte dei servizi sino ad ora erogati ai cittadini dalle Province. Pertanto, il presidente ha rivolto un appello ai presenti, invitandoli a prendere atto della grave situazione e a collaborare affinché un progetto virtuoso come Vivere la Campagna possa, con un finanziamento minimo della regione Sardegna, essere esteso sul piano regionale, con tutti benefici che potrebbero conseguirne sul piano economico, ma anche ambientale e sociale. A questo proposito, il sindaco di Lunamatrona ha sottolineato la necessità di una maggiore attenzione, da parte della politica, all’economia reale e di un ritorno alle attività che sono state svolte in prevalenza sino al passato, poi abbandonate a favore del comparto industriale, oggi in forte crisi. Nell’intervento che ha concluso l’incontro, il sindaco di Pauli Arbarei, Egidio Cadau, ha svolto una breve ma chiara riflessione sul ruolo svolto dalla nuova Provincia in questi anni, rispetto alla vecchia Provincia di Cagliari: una maggiore attenzione ai bisogni del territorio, risposte più immediate e un confronto diretto dei cittadini con gli amministratori. “Il valore del progetto Vivere la Campagna - ha sottolineato Cadau - è racchiuso nel rapporto proficuo innescato a livello provinciale tra Pubblica Amministrazione, imprese agricole e sviluppo economico-territoriale: è giunto il momento che l’intero territorio faccia sentire la sua voce al governo regionale, dal momento che ha tagliato nettamente le risorse con cui i piccoli comuni e la provincia erano in grado di erogare i servizi alla comunità, mentre la casse regionali sono rimaste quasi intatte. Dopo la nostra esperienza, non possiamo tornare indietro, verso politiche di accentramento che penalizzano i territori rurali”.