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Sardegna

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Vivere la campagna

Talassemia sui banchi di scuola per prevenire la malattia

Ospedale di San Gavino Monreale

Donnerstag, 10. März 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

Sanluri. L’azienda sanitaria in prima linea: consulenza alle coppie di portatori sani, ma anche campagne di sensibilizzazione per gli alunni

SAN GAVINO. Da oltre 25 anni il Centro trasfusionale della Asl 6 di Sanluri è in prima linea nella prevenzione della talassemia. Consulenza alle coppie se i partner sono portatori sani e informazione sul rischio che i loro figli nascano affetti dalla patologia, ma attenzioni rivolte anche agli adolescenti, in collaborazione con le istituzioni scolastiche. Lo screening nelle scuole - come spiega il biologo del Centro trasfusionale Salvatore Leanza - si svolge annualmente in tre fasi. La prima (tra settembre e dicembre) è di contatto con gli alunni attraverso un primo incontro informativo a scuola. Si sensibilizzano e si informano gli studenti con proiezioni di dvd e si risponde alle loro domande e curiosità. Si discute di talassemia, ma anche dell’importanza delle donazioni di sangue e di midollo osseo. La seconda (quella in corso, tra gennaio e maggio) è la fase esecutiva. Gli studenti, accompagnati dagli insegnanti, si stanno sottoponendo ai prelievi nel centro trasfusionale dell’ospedale. Questa fase è resa possibile dalla collaborazione con la Provincia e il “Plus” dei due distretti del Medio Campidano, che si incaricano del trasporto. La terza fase è quella della refertazione. Oltre a diagnosticare i risultati dello screening talassemico, viene refertato se lo studente è affetto da favismo o da anemia per carenza di ferro. Le classi interessate allo screening sono tutte le terze medie del Medio Campidano, con l’adesione del 75 per cento degli studenti interessati. «Ogni anno abbiamo ottime risposte - spiega Leanza - Chi non partecipa allo screening solitamente è perché si è già sottoposto a questo tipo di esame. C’è una grossa collaborazione con le scuole e le famiglie ritengono utile questo tipo di screening».
Per la statistica, negli ultimi dieci anni le percentuali riscontrate sono l’11 per cento di talassemici portatori Beta, il 33 per cento Alfa, il 25-30 per cento di fabici. (l.on)