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Sardegna

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Vivere la campagna

Mountain Bike

Copertina Mountain Bike
Novembre 2009 - Cantelli Editore

 

ERRARE HUMANUM EST…
...perseverare autem diabolicum
Ritorniamo su un tema già trattato sul numero scorso, quello delle scelte suicide, nonché fratricide, riguardo le fiere di settore, in Italia. Perché collocare Eicma ed Expo Bici nello stesso fine settimana?
La torta è piccola, e dividerla a metà non sfama nessuno. Ilconsumatore, insieme al negoziante, è costretto a scegliere, o di qua o di là, considerato che Milano e Padova non sono proprio adue passi. Vero che la seconda è stata più a misura di biker, però...
Confidiamo che l’anno prossimo si trovi una soluzione, anche perché,sempre citando un altra locuzione latina...

Omne trinum est perfectum
Proverbio che, nel parlar comune, è spesso citato, ma solitamente in tono scherzoso, nel senso di “non c’è due senza tre”. Ma qui il tono scherzoso lascia spazio a quello tragico(mico). Annuncio recente quello della Fiera di Rimini dedicata all’Outdoor e al mondo dei camper, di una nuova manifestazione, sempre focalizzata sulle due ruote a pedali, e indovinatela data prescelta? Non è difficile, è proprio quella, la stessa, provvisoria, di
Eicma ed Expo Bici.Perché farci – e farsi – del male? Almeno tali fiere fossero caratterizzate, così da non essere in diretta concorrenza tra loco,prima di scegliere oculatamente la data...
Fiere che in ogni caso trovate illustrate su questo numero, insieme ad alcune novità 2010 e al report di una manifestazione che, invece, sta mutando. Quell’Interbike, da anni il punto di riferimento mondiale, che sta volgendo verso altri lidi, mostrando come il mondo a stelle e strisce e quello della vecchia Europa siano sempre più distanti nel modo di intendere la mobilità a pedali, non solo l’intepretazione del mountain biking. Forse che, come da copione, gli statunitensi siano sempre avanti? Che anche da noi, prima o poi, ci sarà un ritorno all’essenziale e alla semplicità, con un’attenzione per il gusto estetico? Noi siamo dubbiosi, visto quello che sta succedendo nel mondo delle 29er, nel Nordamerica ben più di una moda, qui, purtroppo, solo una moda... di chi è la colpa, di chi le propone come soluzione esclusiva, esagerando gli aspetti cool & smart, di fatto relegandole alla nicchia dei prodotti fighi e nulla più, o dei negozianti reticenti al nuovo? Una reticenza già vista in passato nei confronti delle mtb full, delle forcelle ammortizzate prima e dei freni a disco poi. Ma torniamo a noi, lasciando da parte le riflessioni a volte fini a se stesse e cheinteressano poco o nulla il nostro essere biker. E qui di materiale ne abbiamo in abbondanza. Tre spot gustosi sparsi tra Italia – Diano Marina, Medio Campidano – e Francia – con la vicina Nizza –, tre spot per sognare dove trascorrere le prossime vacanze o we a ruote artigliate, magari in sella alla nuova biga. E anche qui abbiamo pane per i vostri denti, che siate escursionisti – Solis e Pivot Cycles –, enduristi – l’innovativa Kona Cadabra –, o downhiller – la stupenda Lapierre Dh920
– non vi abbiamo fatto mancare nulla!


MEDIO CAMPIDANO
CONCENTRATO DI SARDEGNA


Un vero paradiso incontaminato, una terra d’altri tempi, lontana dagli abituali flussi turistici. Il paesaggio è assolutamente vario: si passa dai boschi e dalla macchia mediterranea a distese sabbiose, da paesaggi aspri a sugherete; si incontrano cervi sardi, cavalli allo stato brado, per gli amanti del birdwatching questi sentieri offrono incontri straordinari. Sei percorsi adatti all’xc e all’escursionismo per scoprire una terra davvero ricca e unica.
Tempo sprecato, parole sprecate, foto sprecate. Questa regione non va vista con occhi altrui ma in prima persona, con la propria bici e la famiglia al seguito. Una terra fin troppo ricca di tradizioni e situazioni diverse, una terra popolata da gente semplice e ospitale, una terra che ha voglia di riscattarsi dopo anni di silenzio, perché questa terra non ha nulla da invidiare al concetto primordiale di Eden.

PICCOLA E IMMENSA
Dall’altopiano della Giara alla Costa Verde c’è un’isola nell’isola, calma, silenziosa, immensa. Strade immaginarie che ritornano indietro di millenni, strade abitate da un popolo predisposto all’arte della vita rurale, che si nutre dei frutti della tradizione più antica. Il Medio Campidano è poco noto ai grandi flussi turistici, ma è una tappa imperdibile per chi viaggia “dentro” il territorio.
Questa provincia nasce dalla volontà unanime del Consiglio Regionale della Sardegna che ha accolto le richieste di autogovernarsi, avanzate con forza
dai 28 Comuni che costituiscono dal maggio del 2005 questo nuovo Ente. È un territorio piccolo, se calcolate che misura appena poco più di 1.500 kmq, ma non per questo è privo di inestimabili tesori: il parco di Perda e’ Pibara, il territorio dell’Arcuentu e il complesso montuoso del Monte Linas con gli antichi centri minerari di Montevecchio e Ingurtosu, le imponenti dune sabbiose di Piscinas e Pistis, le dolci colline della Marmilla costellate di testimonianze nuragiche e l’altopiano della Giara popolato da cavalli allo stato brado. Tutto vero, tutto vissuto in prima persona e tutto da rivivere al più presto con la giusta calma.

DAI BOSCHI ALLE DUNE

Quello che ci ha impressionato è che in poco meno di un’ora siamo passati da un ambiente fresco e umido al suo opposto. Dai boschi del complesso montuoso del Linas alle distese sabbiose di Piscinas, sentite nominare mille volte da amici ma mai viste con i miei occhi. Uno spettacolo che si estende per nove km, raggiunge profondità di 30-40 m e tocca altezze che arrivano a 50 m. Un melange tra sabbia e macchia mediterranea costituita da lentischio, fillirea, elicriso e lavanda, e un incontro davvero inaspettato con una famiglia di cervi sardi. Pensate, sopravvissuti nei secoli e oggi presenti in circa 1.500 esemplari. Questa distesa sabbiosa viene considerata la più estesa d’Europa ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dicevamo prima dei monti del Linas, uno dei più antichi della Sardegna che risale a 400 milioni di anni fa e conta una notevole varietà di ambienti. Paesaggi aspri dalle creste pietrose, sugherete e gole profonde nella zona dell’Oridda. Mentre se ci spostiamo più a nord domina l’Arcuentu, formazione di montagne di natura vulcanica. Anche se siamo biker questo è uno dei paradisi mondiali per i birdwatcher, che possono ripercorrere gli antichi cammini dei minatori e carbonai per ammirare i falchi pellegrini, gli astori e tante altre specie di volatili e animali selvaggi.

SCORRAZZANDO IN BICI

Mai mi sarei aspettato di vedere una regione così attrezzata e organizzata per le due ruote. Parliamo naturalmente di crosscontry ed escursionismo perché qui freeride e discesa sono ancora in fase molto embrionale. La sera prima di incominciare il lavoro, abbiamo fatto una pizzata con i vari esponenti dei club che animano il territorio dei boschi e mi ha stupito vedere così tanti appassionati ben organizzati, con tanto di cartine realizzate dalla provincia: sei itinerari sul nostro opuscolo, con tutti i dati che servono ad un appassionato e scelti con cura per permettere di avere una visione completa dello stupendo territorio che questi sardi hanno la fortuna di abitare.

LA PAROLA DEGLI ESPERTI

visto il quantitativo abnorme di spot che dovevano visitare in un tempo ahimé limitato, abbiamo chiesto consiglio ad Emanuel Cau, appassionato di mtb e maledettamente innamorato della sua regione. A lui il compito di spiegarci uno dei must per chi vuole avere una visione completa di quello che è il Medio Campidano.
“Qui, chi ama pedalare in un contesto unico perde la testa, te lo garantisco. Un itinerario potrebbe essere con partenza dal bacino artificiale del Rio Leni per addentrarsi nel contesto del Monti Mannu (montagna grande) di Villacidro. Da qui la vista si perde sul mare, sulla piana di Cagliari, Porto Scuso, Sant’Antioco e Carloforte. Un tracciato che misura circa 44 km (quello della loro granfondo) un’ascesa complessiva di 1.400 m. e lunghissimi e divertenti singletrack”.
Siamo stati accompagnati all’interno del territorio del Medio Campidano anche da Gigi Meloni (Taxus Baccata Mtb Club di Gonnosfanadiga) che, oltre a raccontarci la curiosa storia della scalinata di Gonnosfanadiga, descritta nelle prossime pagine, ha voluto sottolineare gli spot della Tomba dei Giganti e il Parco di Perd’e Pibera; inoltre lungo il tracciato di Gonnosfanadiga da non perdere la vista spettacolare sulla gola di Canale Nuratzena… anche in questa zona non manca un’area mineraria: l’area mineraria di Sibiri. Con Nino Vaccargiu, Maurizio Scanu e la giovane Giada, dell’associazione Piccalinna Mtb Club di Guspini, abbiamo percorso invece gli splendidi tracciati tra le dune di Piscinas, l’interno delle miniere di Montevecchio e il Cantiere di Levante, tutti luoghi che possono essere percorsi sia durante un’escursione, sia durante le gare organizzate dalle diverse associazioni

EPILOGO

Farà strano sentirmi “parlare” così, e anche a me ha fatto strano passare dai contest, in cui si beve Monster offerta da bionde tettone e si guardano trick impensabili, a questa realtà. Ma il nostro bellissimo lavoro è questo, ogni tanto capitano degli spot triti e ritriti e talvolta, come per il Medio Campidano, capita di scoprire dei veri e propri paradisi ancora “incontaminati”. Come vi ho già detto, questa piccola pepita va consumata, degustata e annusata in prima persona. Siamo più che certi di consigliarvi un qualcosa di speciale, una primizia che sembra non essere mai stata scoperta dalla infestante cultura
moderna.

UN'INTERA PROVINCIA DA PEDALARE
Quello che vi proponiamo non è un singolo itinerario, con questo servizio vi vogliamo mostrare tanti assaggi di quello che è il territorio del Medio Campidano: un’area che racchiude tutte le peculiarità della Sardegna. In queste pagine inseriamo una cartina della provincia del Medio Campidano e le tracce dei 6 percorsi mtb proposti.

PER AVERE PIU' INFORMAZIONI DETTAGLIATE
Potete contattare sia l’ufficio del turismo del Medio Campidano oppure le società mtb molto attive sul territorio (inoltre ogni Associazione organizza una
gara a valenza regionale). In alcuni casi, visitando il sito delle associazioni, sarà possibile scaricare le tracce gps degli itinerari.
Informazioni utili sulla provincia come arrivare in zona con diversi mezzi di trasporto, approfondimenti sull’ambiente, l’arte e la cultura potete trovarli sul sito: www.provincia.mediocampidano.it
Testo di Luca Masserini, foto di Matteo Cappé