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Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna

Villamar

Comune: Villamar -
Data inizio: sabato 29 settembre 2012
Data fine: sabato 29 settembre 2012

Villamar ospiterà la prima giornata della nuova edizione dell'Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna. L'appuntamento è per sabato 29 settembre per strade e piazze del centro storico del paese della Marmilla con la manifestazione organizzata dai due Consorzi Turistici Sa Corona Arrubia e Due Giare e coordinata da Roberta Muscas. Le gare inizieranno alle 17,30. I ragazzi dai 6 ai 18 anni del territorio ma anche di altri paesi sardi si daranno battaglia con i giochi tradizionali dei loro padri e dei loro nonni. Ecco allora Luna monta, Badruffa, Biccus, Cadiredda santa, Su giogu de su fusti a Brillias, antenati del baseball e del bowling per citare solo alcune delle prove. La manifestazione si concluderà domenica 30 settembre spostandosi in Alta Marmilla e precisamente a Nureci.
(Fonte: L'Unione Sarda del 14 settembre 2012 articolo di an. pin.)
 
Il mondo antico dei giochi tradizionali

VILLAMAR I colori e i climi, ma soprattutto i giochi della tradizione, sabato invaderanno il centro storico della cittadina dove ad andare in scena sarà il prologo dell’ottava edizione del “Gioco tradizionale della Sardegna”, divento il “manifesto” del piccolo mondo antico della memoria: una manifestazione che coinvolge i più piccoli ma emoziona e diverte anche i grandi. A confermarlo sono i numeri, 540 bambini e ragazzini provenienti da 36 paesi divisi in undici squadre, sei delle quali sabato mattina si ritroveranno a Villamar per il prologo della “Olimpiade” del gioco made in Sardegna, che vivrà la sua giornata conclusiva domenica a Nureci. Ideato e coordinato da Roberta Muscas, promosso dal Consorzio Due Giare nel 2003 e sostenuto, successivamente, dal Consorzio Sa Corona Arrubia, sarà un vero e proprio tuffo nel passato, in quella “ludicità” che diventava apprendistato alla vita e che attingeva a piene mani dalla creatività ereditata dalle generazioni passate. Insomma, un progetto che, divertendo, mira anche e soprattutto al recupero di uno specifico ambito del patrimonio culturale immateriale dell’isola, suscettibile quindi del riconoscimento dell’Unesco. A divertire i piccoli sardi, abbigliati all’antica, saranno su giogu de su fusti, biccus, cadiredda santa e via elencando.
(Fonte: La Nuova Sardegna del 28 settembre 2012 articolo di Tigellio Sebis)