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Dal 17 al 19 Settembre Sardara.141° Festa di Santa Mariaquas

Chiesa di Santa Mariaquas

Comune: Sardara -
Data inizio: sabato 17 settembre 2011
Data fine: lunedì 19 settembre 2011

Un gruppo di uomini e donne, forse provenienti dal mare, scoprirono la piccola valle in cui sgorgavano alcune sorgenti di acqua calda.
Vi si stabilirono, coltivarono le fertili terre ed eressero un tempio per venerare una divinità delle acque. Arrivarono poi i Fenici, i Cartaginesi e quindi i Romani che amavano trascorrere le vacanze alle terme. La presenza del culto nell'area termale di Sardara risale verosimilmente ai tempi precedenti l'anno Mille, forse già in conseguenza dell'Editto sulla libertà religiosa del 313 d.C.
Sul finire del periodo medievale, che in Sardegna coincide con il termine del periodo giudicale, numerosi villaggi scomparvero, rimase però la struttura dell'edificio di culto, probabilmente abbellita durante il periodo giudicale. La realizzazione della statua, che ancora oggi troneggia sull'altare, è databile tra la fine del '500 e gli inizi del '600 (periodo spagnolo). Probabilmente a causa di un impoverimento di tutta la zona dovuto ad una carestia, la statua venne nascosta tra i ruderi delle antiche terme e il suo ritrovamento avvenne sulla spinta della memoria dei sardaresi che mai dimenticarono la venerazione per la Madonna delle Acque. In tanti e tanti secoli, questi luoghi sono stati testimoni di tante vicissitudini: racconterebbero di Eleonora d'Arborea che passava di qui per andare alla sua residenza estiva (il Castello di Monreale), parlerebbero di tragiche battaglie perse contro il nemico Aragonese, ci farebbero conoscere la vita dura di generazioni di sardaresi piegati dalle pestilenze, dalle carestie e dalla fame. Poi intorno al '700 la chiesetta subì degli imponenti lavori di restauro, quasi una ricostruzione. Secondo le note del Liber Chronicus, scritte dal rettore Diana all'inizio del Novecento, la festa e la conseguente sagra con processione da Sardara al Santuario e viceversa, così come oggi la conosciamo, è da far risalire al 1870. La data dei festeggiamenti mutò diverse volte nel tempo, fino all'ultimo di settembre per evitare le coincidenze con le altre feste del territorio. Pertanto è dall'anno 1870 che si è partiti con una numerazione e il 17 Settembre 2011 inizierà la 141° Festa di Santa Mariaquas.

Da La Gazzetta del Medio Campidano del 12.09.2011
La festa di Santa Mariaquas

Negli anni passati la gestione dei festeggiamenti civili e la cura degli aspetti religiosi è sempre stata affidata ad un Comitato Organizzatore.

Come negli ultimi anni sarà la Pro Loco di Sardara, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Sardara, a programmare tutte quelle manifestazioni civili atte ad attirare un sempre maggior numero di visitatori, affascinati da questa sagra. Mentre il Comitato dei festeggiamenti, guidato da Gaspare Marchi, avrà l'incarico di supportare la Pro Loco nell'organizzazione delle celebrazioni religiose.

La chiesa di Santa Mariaquas si trovo nel compendio termale a 2 Km da Sardara sulla provinciale per Pabillonis. In quest'area oltre alla chiesetta campestre, sono presenti anche i vecchi stabilimenti termali progettati da G. Cima alla fine del 1800 (Bagni Termali e Bottiglieria - in uno dei quali ora è stato realizzato un Centro Congressi). Sono presenti inoltre le due strutture termali (Antiche Terme e Hotel Eucalipti), un'area picnic, l'anfiteatro, una struttura adibita a bar. L'evento si svolge in tradizionalmente in quattro giorni. I festeggiamenti hanno inizio il sabato precedente con la celebrazione della Messa alle 19 e successivamente con la processione che trasla la Santa dalla Parrocchia della B. V. Assunta alla chiesa campestre; contemporaneamente hanno inizio i festeggiamenti civili. La festa si conclude il martedì successivo con il ritorno a Sardara della Santa e la chiusura dei festeggiamenti civili.

Ogni anno questo evento richiama turisti da tutte le parti della Sardegna, ma in particolare dai paesi del Medio Campidano che non vogliono far mancare la loro presenza. Inoltre tale manifestazione è sempre motivo per una rimpatriata di tutti gli emigrati sardaresi e non solo, che colgono l'occasione per un gioioso ritorno al paese natale, per onorare la tanto devota Santa. Si stima che lo scorso anno, in occasione dei cinque giorni di festa, vi siano stati circa 40000 visitatori.

La rilevanza fondamentale di questo evento, motivo anche di specifica richiesta di contributo, è il fatto che si tratta dei festeggiamenti in onore della patrona della Diocesi di Ales - Terralba, quindi trattasi di una manifestazione che ha come fondamento flussi di turismo religioso. Inoltre l'evento viene a coincidere con l'inizio dell'autunno, quindi risulta per Sardara e per il Territorio un motivo in più di attrazione turistica, in un periodo in cui i flussi turistici legati alla stagione balneare sono già scemati, proprio per questo motivo la Pro Loco sardarese ogni anno ripropone la Fiera dell'artigianato e dell'Agroalimentare proprio in occasione di tale manifestazione.

L'evento è inserito nelle manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico (turismo religioso) finanziate con i fondi della L.R. n. 7/1955. (rmc)