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Comune:
San Gavino Monreale -
Tuili -
Gesturi -
Data inizio: domenica 14 febbraio 2010
Data fine: domenica 14 febbraio 2010
San Gavino invasa da maschere e carri allegorici
Un'esplosione di colori, musica e fantasia: questi gli ingredienti della ventiseiesima edizione del carnevale sangavinese , tornato in vita dopo un anno. Il freddo e il vento gelido non hanno impedito a migliaia di figuranti di sfilare dietro i bellissimi e colorati carri allegorici.
Il corteo è partito alle 16, aperto dagli sbandieratori di Iglesias. Tra la folla, a distribuire 8 mila frittelle, i componenti del gruppo «Is parafrittus». Poi i carri: la sfilata è aperta dal gruppo “Su Carru de Nannai” di Siliqua con “Casinò”. A seguire il primo dei quattro gruppi sangavinesi, “Revolution Crew”, con il carro lungo 18 metri “Thriller” dedicato a Michael Jackson. Coloratissimo il carro “C'è sù..posta per te” del gruppo guspinese “La Trombetta”. Immancabili i “Lillo Boys” di Gonnosfanadiga con il carro “Lupin III”, il neonato gruppo sangavinese “The Music Express” con “Transformes” e il carro “Wind Machine” del gruppo sangavinese “Fibbra Ottica” che, con 350 figuranti, ha proposto il tema delle pale eoliche.
Il secondo gruppo di Guspini “Is Casermettas” ha presentato il carro “Sette 7 vizi capitali”, mentre dopo cinque anni di assenza è tornato il gruppo storico sangavinese “Oktoberfest” col carro “I Bavaresi”. Tra le maschere ha sfilato Kiki Pilloni proponendo il tema “È scappata mia moglie”. Tra i gruppi a piedi, “Gli stralunati” con “Made in Cina”, la scuola materna di San Gavino con “Il mondo delle fiabe” e i “Fast Furios” di Samassi con il tema “The fast and the furios”. Per inconvenienti tecnici il gruppo “I Simpson” di Nuraminis e l'associazione culturale G.P.S. di Gonnosfanadiga non hanno partecipato.
(Fonte: L'Unione Sarda del 15 febbraio 2010 articolo di GIGI PITTAU ANTONIO PINTORI)
Dal sito San Gavino Monreale. net
Il Carnevale Sangavinese inizia nel 1983, ma è solo nel 1985 che è nato ufficialmente “IL Carnevale”. Si è incominciato a lavorare la carta pesta, e nei carri era presente un solo pupazzo, ma per il paese, abbastanza inesperto, tutto questo rappresentava molto. Nel frattempo nasce il Carnevale Iglesiente, il quale, pur avendo avuto breve durata, è stato di grande aiuto a San Gavino, il quale in seguito ha a sua volta attraversato un periodo di crisi, purtroppo a causa dei pochi finanziamenti. Il carnevale riuscì comunque ad andare avanti, arrivando sino al 1996, anno in cui il Comitato incominciò ad avere la durata di tre anni, con il nome di “Su Baballotti”.
Questo propose una gara di disegno, la quale si contendeva tra ragazzi delle elementari e delle medie, che partecipavano e ancora partecipano, sperando di poter esporre il loro lavoro, e di poter vincere il primo premio equivalente a lire cinquecentomila. Il Carnevale, è quindi una manifestazione molto importante per il paese, e per ogni singolo cittadino, che non manca mai alle sfilate, che si presentano abbastanza spensierate e allegre.
San Gavino, quindi è riuscito a realizzare qualcosa di molto grande, affrontando mille difficoltà, e cercando di raggiungere grandi obbiettivi: ospitare oltre 50.000 presenze durante le sfilate, far si che lo spettacolo di colori, luci e costumi venga trasmesso, via satellite, in gran parte d’Europa per far sentire più vicini alla loro terra gli emigrati sardi.
Il paese in diverse edizioni ha organizzato una lotteria, alla quale partecipano diversi negozi, che offrono in palio vari premi abbastanza importanti come: macchine, scooter. Inoltre i carri partecipano ad una gara che mette in palio “su torrapponi”, una coppa che viene consegnata al carro reputato migliore dalla giuria. Questo premio deve essere restituito dal vincitore al comune e può essere tenuto solo dopo la terza vittoria consecutiva.
Dal sito della Pro Loco San Gavino
Il carnevale di San Gavino Monreale è la più importante delle feste popolari della cittadina, riscoperta una decina di anni or sono ,a cui partecipano migliaia di persone che vengono dai centri vicini a godere dello spettacolo della sfilata delle maschere e dei carri. La manifestazione carnevalesca sangavinese non e’ altro che il ripetersi dell’antico rito del capro espiatorio condotto all’altare in sacrificio.
I carri (frutto di maestria di valenti artisti locali che nulla hanno da invidiare alle costruzioni dei più blasonati e pubblicizzati carnevali della Sardegna) sono dei veri e propri palcoscenici mobili in cui accade di tutto e che alla sera si illuminano di mille colori grazie all’uso di luci e riflettori che inondano la via Roma di fasci multicolori, che si intrecciano con la musica stereofonica dando inizio ai balli e alle danze collettive che si protraggono sino a notte tarda.