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Eventi e manifestazioni
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Alle feste di matrice religiosa si devono aggiungere molte altre manifestazioni ed eventi identitari, culturali e fiere agro-alimentari. La Provincia ed i Comuni organizzano nel corso dell'anno in ciascun paese una sagra dei prodotti alimentari, tipici di ogni località. Grazie al Programma AgriCultura, fiore all'occhiello della Provincia Verde, si sono collegati idealmente tutti i Comuni della Provincia in un percorso agro-gastronomico, culturale e scientifico che si snoda su nove mesi l’anno e che ha consentito di rafforzare le sagre già esistenti e promuoverne di nuove estendendo l'esperienza a tutti i 28 Comuni.
Una serie di appuntamenti, che fino a tempi recenti erano risultati staccati fra loro vengono integrati in modo che non soltanto possano fruire di maggiori risorse, ma possano spostare da un comune all’altro un’utenza, il cosiddetto “turista di un giorno”, che così comincia a conoscere più a fondo, da un appuntamento all’altro, i percorsi interni, i luoghi caratteristici, i punti di rilevanza artistica, culturale o naturalistica, le strutture di ospitalità e di ricezione. Il percorso gastronomico si arricchisce di appuntamenti di carattere culturale e scientifico che stanno determinando delle vere e proprie linee di ricerca continuative in molte delle comunità locali. Così ad esempio, la rievocazione de su pani arrubiu a Tuili; la Festa della Terra a Furtei; la valorizzazione dell’asparago a Serrenti; la valorizzazione degli ovini da latte a Barumini; la valorizzazione delle pesche a Villacidro; la valorizzazione del vecchio vitigno nuragus a Collinas; la valorizzazione della capra ad Arbus; i riti del grano cotto a Segariu; la valorizzazione dei maccarroneddus de cibiru e fibaus a Siddi; la rievocazione de sa fregua e pani indorau a Setzu; la tradizionale preparazione della pecora bollita a Pauli Arbarei; la promozione del miele a Guspini; la valorizzazione del melone in asciutto a Lunamatrona; il ricordo degli antichi mestieri e sapori a Gesturi, Pabillonis e Villanovaforru; l’agroalimentare con l’emblema del pomodoro a Serramanna; la valorizzazione del grano duro a Sardara; dell’olio, delle olive da mensa e degli insaccati a Gonnosfanadiga; la fiera dell’agroalimentare, in cui primeggia il carciofo, a Samassi; la valorizzazione dello zafferano a S.Gavino, Turri e Villanovafranca; lo studio delle erbe spontanee ed officinali ad Ussaramanna e delle tecniche di panificazione antiche a Gonnosfanadiga, Villamar, Tuili; la sagra delle leguminose a Las Plassas.