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Presentazione del libro “Gli angoli remoti del presente” di Stefano Piroddi

Presentazione del libro “Gli angoli remoti del presente” di Stefano Piroddi

Comune: San Gavino Monreale -
Data inizio: Saturday, January 29, 2011
Data fine: Saturday, January 29, 2011

Sabato 29 Gennaio 2011 alle ore 17.00 presso la Sala Multimediale della Biblioteca Comunale, via Leonardo sn, San Gavino Monreale, verrà presentato il libro “Gli angoli remoti del presente” di Stefano Piroddi. La presentazione sarà preceduta dalla proiezione video-rubrica “The book” The young revolution.
Saluti:
Fulvio Tocco – Presidente Provincia del Medio Campidano
Giovanni Cruccu – Sindaco Comune San Gavino Monreale
Cinzia Uda – Assessore alla Cultura Comune San Gavino Monreale
Antonella Mancosu – Coordinatrice Progetto Sistema Bibliotecario “Monte Linas”
Interventi:
Relazione di Lorenzo Argiolas, studente universitario;
Stefano Piroddi, autore del libro “Gli angoli remoti del presente”
Coordina: Ruggero Ruggeri, assistente di biblioteca Sistema Bibliotecario “Monte Linas”

L’evento a cura della Coop. Agorà Sardegna è organizzato dal Sistema Bibliotecario "Monte Linas" - Provincia del Medio Campidano, dal Comune di San Gavino Monreale, Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale

Non ha scelto un tema facile, Piroddi, per dare avvio alla sua esperienza da scrittore. Avrebbe potuto rincorrere il filone Moccia, oppure inseguire la spirale degli autori tristi che vedono i giovani d’oggi come la prova vivente dell’esistenza di Satana. E invece questo trentatreenne, alla ricerca di un luogo che per ora non c’è, ha deciso di mettere nero su bianco tutto quello che ha capito del mondo in cui vive e che non riesce a digerire. Avrebbe potuto farlo in forma di saggio, di racconto o di breve satira. Ha scelto la forma del romanzo, portando il lettore a seguire le peripezie di un gruppo di giovani che scelgono di cambiare il mondo attraverso una rivoluzione pacifica in nome della tolleranza e della riscoperta dei valori fondamentali. “Ho immaginato un’avventura quasi epica, una corsa verso la realizzazione di un sogno”, spiega, “perché mi è sembrata una chiave giusta per dire le cose in cui credo. Non chiedo a nessuno di fare la rivoluzione, però mi basta che il lettore sia invogliato a chiedersi se quello in cui viviamo sia davvero il migliore dei mondi possibili o se non sia il caso di pensarne uno diverso”
Estratto da “L’Unione Sarda” domenica 15 marzo 2009 di Lorenza Manunza

IO VI ACCUSO di aver dato vita a un sistema che soddisfa ogni genere di esigenza materiale del corpo e della mente, ma che ha trascurato quelle più profonde, dell’anima e dello spirito. E’ stata creata una quantità e una varietà indescrivibile di prodotti, ma nemmeno lo straccio di un’idea di salvezza. Veniamo bombardati ogni istante con informazioni e nozioni di ogni genere, ma nessuno è capace di trasmettere una benché minima rosa di valori veri in cui credere e per cui battersi. E ora guardiamolo, ammiriamolo questo bel mondo: è divenuto il paradiso dei mercanti, dei burocrati e delle veline, di chi pensa che i rapporti umani consistono solo in uno scambio di parole senza voce e di merci senza valore; di chi crede che il senso dell’esistenza stia solo nella compilazione di certificati e moduli di tutti i tipi; di chi è sicuro che l’unica dimensione creativa riconosciuta sia quello del frenetico dimenarsi di fianchi e glutei davanti a una telecamera. E’ il mondo di un linguaggio che si vende al commercio e all’utilità tradendo le emozioni e la poesia
Estratto dal libro “Gli angoli remoti del presente” pag. 90-91