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Festa del Borgo. Arti, mestieri, costumi e tradizioni

locandina

Comune: Sanluri -
Data inizio: Friday, September 23, 2011
Data fine: Sunday, September 25, 2011

Da venerdì 23 a domenica 25 Settembre 2011, si terrà a Sanluri la "Festa del Borgo. Arti, mestieri, costumi e tradizioni". 

La manifestazione, inserita all’interno del programma “Le giornate dell’AgriCultura della Provincia Verde – 2011 VI Edizione”, elaborato dalla Provincia del Medio Campidano, è organizzata dal Comune di Sanluri in collaborazione con la Pro Loco e la associazioni locali.

SANLURI - LA CIVILTA' DEL PANE

Se durante questi 16 anni a festa del borgo è diventata uno degli appuntamenti irrinunciabili per i cultori della tradizione sarda lo deve, in parte, anche al legame inscindibile del nome di Sanluri con quello del suo prodotto più conosciuto e apprezzato: il Pane.


Riproporre gli usi e le tradizioni che hanno caratterizzato la nostra vita dalle origini significa raccontare una storia intimamente legata con la produzione del grano, su trigu.
Considerato che la produzione del grano (o frumento) in Sardegna è documentata da circa 9.000 anni è facile immaginare che il Campidano sia stato uno dei siti privilegiati dal principio. I punici ed i romani, con ampio utilizzo di schiavi, fecero del nostro territorio un enorme granaio che, per secoli, mantenne le medesime modalità di produzione (basti pensare che l’aratro in legno utilizzato sino a buona parte del ‘900 risale al neolitico).
Il nostro grano duro ha raggiunto l’eccellenza con la diffusione del celebre grano “Senatore Cappelli”, protagonista della Riforma Agraria e della celebre “Battaglia del Grano” promossa da Mussolini negli anni ‘30.
L’utilizzo di questa ottima materia prima e la maestria dei sanluresi hanno creato la fama e la fortuna del nostro civràxiu.
Il suo nome risale probabilmente all’epoca romana (dal latino “cibarius”) ma è universalmente noto come “Pane di Sanluri”.
Visitando le case del borgo si compie, di fatto, un tour della civiltà del pane. Ogni casa conserva ancora gli strumenti per la setacciatura e la separazione delle diverse semole e farine (questi strumenti erano parte fondamentale del corredo della sposa) ed in molti cortili potrete ritrovare i forni in argilla ad uso famigliare.
Strani tempi, ai nostri occhi, quelli in cui si produceva ciò del quale si aveva necessità in un mondo ancora biologico, ecosostenibile e incapace di produrre rifiuti.
Ne “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, uno dei protagonisti dice ad un compaesano che vende la sua terra per un illusorio progresso in una grande città: “tu lasci il grano per l’orzo”.

Venerdi 23
PIAZZA SAN PIETRO, ORE 21,00
Festas po sa Di de sa Sardigna 2011
Progetu S’Emotzioni popolari

CUNCERTU FINALI - “Cantendi a sa moda de is patriotus”
- Matteo Muntoni e Elia Casu
- Psyko Dope Mind e Dilemma from EPC
- Randagiu Sardu e Quilo
- Su Comandanti from Sa Razza

Sabato 24
EX MONTEGRANATICO, ORE 09,30
CONVEGNO
Valorizzazione delle produzioni cerealicole in Sardegna
Partecipano:
Fulvio Tocco, Presidente della Provincia del Medio campidano
Alessandro Collu, Sindaco di Sanluri
Bruno Satta, responsabile regionale Agenzia LAORE Sardegna
Marco Dettori, Agris dipartimento DIRVE-Cagliari

Domenica 25
VIE DEL BORGO ANTICO, dalle ore 10,00
ARTI E MESTIERI
Le strade e le case si animano dei gesti di mani abili, testimoni di abilità difese con passione che ci sanno ancora stupire. Sono i maestri, is maistus, della nostra tradizione. Per ogni materia, sia essa legno, pietra, metallo, terra o fibra vegetale ce n’è uno.
Una esibizione allegra di piccole e grandi opere, utili ma anche decorative; semplici ma di difficile esecuzione. Un viaggio tra i segreti di un mondo che sapeva produrre ciò che gli era necessario senza rinunciare all’estetica e, soprattutto, senza passare dalla grande distribuzione.

MONUMENTI APERTI
VISITE GUIDATE ALLE CHIESE:
Sant’Anna, San Lorenzo, Parrocchia N.S. delle Grazie
a cura dell’Istituto Calasanzio di Sanluri

COSTUMI E TRADIZIONI
La vendemmia, sa binnenna; il raccolto, s’incungia; e molti altri momenti della vita contadina, sa laurera; sono, insieme, momenti di lavoro e principali occasioni di incontro e di socializzazione.
Il canto diventa parte del lavoro ed il ballo naturale espressione della gioia per un buon raccolto.
Nelle vie del borgo troverete il colore dei costumi che si affaccendano nella realizzazione del pane, le esibizioni spontanee dei gruppi di ballo folk, il canto degli improvvisatori e dei cori.

GASTRONOMIA
Dalle mani delle nostre massaie tutte le pietanze tipiche della cucina campidanese.
Accanto alle degustazioni potrete trovare le esibizioni delle fasi di lavorazione che portano dal grano al celebre
Pane di Sanluri, alla pasta fresca ed a tutta la multicolore tradizione dolciaria.
Immancabili le carni, i formaggi ed i vini delle nostre cantine.

SANLURI FOLK
CANTI E BALLI NELLE VIE DEL BORGO
Musicisti di strada,
Banda A. Ponchielli, Sanluri
Sa Repentina di Remo e Mimmo Orrù,
gruppo Folk Santa Lucia di Assemini,
gruppo Folk Marmilla ‘76,
gruppo Folk di Sanluri,
is Amigus de Brunu.

RADUNO REGIONALE  “Fiat 500”
Via Carlo Felice, ore 09,30

IV CONCORSO DI PITTURA “Città di sanluri”
Aperto a ragazzi sino ai 18 anni
TEMA: Giochi e passatempi nell’antico borgo
Modulistica e regolamento presso il sito web:
http://www.comune.sanluri.vs.it

MENU DEL BORGO
Durante la manifestazione i ristoranti in elenco
proporranno il Menu del Borgo al prezzo concordato
di euro 18,00.Si consiglia di prenotare presso:
Ristorante Hotel Ichnusa
Ex S.S. 131 Km. 42.200
Tel. 070 930 7073 - Mobile: 348 520 0683
Ristorante La Grolla
Via Parma, 1 - Mobile: 328 1931 107
Ristorante Tre Rombi
Via Carlo Felice, 335 - Mobile: 340 5477 525
Ristorante Pizzeria B.I.C.
Ex S.S. 131 Km.45 - Mobile: 345 6686 634
Ristorante Pizzeria Rosy
Via Carlo Felice, 432 - Tel. 070 930 7568
Parco S’Arei Ristorante
Tel. 070 930 1090
Trattoria Da Lollo
Via Carlo Felice, 195 . Mobile: 349 8577 421

SANLURI. Arti e mestieri. Festa del borgo dedicata al pane civraxiu 

Era inevitabile che prima o poi la pioggia avrebbe fatto la sua comparsa alla Festa del borgo. Nelle prime quindici edizioni l'acquazzone aveva sempre disertato, anzi la manifestazione era sempre stata accompagnata dal bel tempo. Così è stato anche domenica fino alle 17, poi una pioggia a intermittenza si è abbattuta su Sanluri e sul centro storico.
IL MALTEMPO L'acqua però non ha scoraggiato la maggior parte dei visitatori che hanno affollato le vie in acciottolato. «Certo - spiega il sindaco Alessandro Collu - la pioggia ha in parte rovinato la festa, i presupposti però erano ottimi. Chi ha avuto modo di passeggiare in mattinata nel borgo ha visto un centro storico vivo con tanti artigiani impegnati nei lavori come un tempo e le case aperte ai visitatori. Di sicuro la “Festa del borgo” si è confermata un momento per riscoprire antichi mestieri e l'arte contadina. E per gratificare gli abitanti del borgo che con orgoglio si impegnano a ristrutturare le loro case con progetti e materiali originali».
LE BOTTEGHE Sin dalla mattina è stato possibile ammirare artigiani di professione o per hobby: il fabbro, il calzolaio, l'intagliatore del legno, lo scalpellino, il coltellinaio, le ricamatrici e l'orafo. Poi c'erano gli appassionati della panificazione proporre la filiera del grano e a spiegare la lavorazione del civraxiu , il pane tipico di Sanluri. In tanti hanno ammirato anche la ferratura del cavallo e la vendemmia. Uomini a passeggio a cavallo, visite guidate nelle chiese e nei monumenti medievali, l'asinello con il carretto, la musica per le strade hanno animato le stradine. «Abbiamo avuto una risposta positiva degli artigiani e delle associazioni - spiega il presidente della Pro loco, Armando Carcangiu - arrivati anche da Sassari e da Iglesias».
La formula è sempre la stessa: proporre mestieri, modi di vita di un tempo per non perdere la memoria storica e per rivalorizzare il centro storico. «Nonostante la pioggia - prosegue Carcangiu - tutto è andato bene. Gli abitanti del borgo quest'anno si sono superati aprendo le porte ai visitatori e ospitando artigiani e artisti».
(Fonte: L'Unione Sarda del 27 Settembre 2011 articolo di a.co.)