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Giornate Europee del Patrimonio - “Confidenze letterarie” Giulio Angioni presenta il suo ultimo romanzo “Doppio Cielo”

Giornate Europee del Patrimonio - “Confidenze letterarie”  Giulio Angioni  presenta il suo ultimo romanzo  “Doppio Cielo”

Comune: Villanovaforru -
Data inizio: Saturday, September 24, 2011
Data fine: Saturday, September 24, 2011

Il giorno 24 settembre 2011, alle ore 18,00 nei locali del Civico Museo Archeologico, si terrà un incontro con Giulio Angioni, antropologo e autore di numerose opere letterarie e vincitore nel 2005 con “L’alba dei giorni bui” (Il Maestrale, 2005) del XX° Premio letterario G. Dessì, del Premio Mondello nel 2006 con “Le fiamme di Toledo” (Sellerio, 2006), del Premio Corrado Alvaro del 2006 con lo stesso romanzo. Il colloquio con l’autore si terrà nell’ambito della rassegna “Confidenze letterarie” e delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Esso verterà su tutta la produzione letteraria dell’autore della saga di Fraus, metafora dei paesini della Sardegna e del mondo, e soprattutto sull’ultima sua fatica, “Doppio cielo” (Il Maestrale 2010) nel quale si narra la formazione e la trasformazione di un ragazzo (Luisu) durante le fasi finali del ventennio fascista a Carbonia, città di minatori.

Doppio Cielo
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Adesso ancora più pregiato, in anni di ambizioso sforzo bellico. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno, centosettanta metri sotto terra. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici. Però Carbonia - la cittadina nuova nuova del Duce - e le sue miniere, accettate da Luisu con rassegnazione, sono anche un mondo che raccoglie disparati pezzi di mondo mai visti a Fraus. Pezzi maligni - come il capo mezzo teutonico che pare sempre spuntare dal nulla o le stesse insidie del lavoro in miniera - e benigni, come Dondi, il sovversivo toscano lì confinato, o come l'amore da scoprire nei pochi svaghi che la vita concede sotto il cielo di sopra. Ogni novità, comunque, nel male e nel bene, viene bruciata da Luisu con energia e curiosità giovanili. Per questo “Doppio cielo” è un perfetto romanzo di formazione, ma dai risvolti imprevedibili, ed è appunto un romanzo su altri “doppi”, sulla conoscenza dell'altro, della convivenza/conflitto fra più culture, e soprattutto del “doppio”, per non dire del multiplo, che sta dentro ognuno di noi.