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Comune:
Serrenti -
Data inizio: Freitag, 12. Oktober 2012
Data fine: Freitag, 12. Oktober 2012
Teatro di Serrenti, venerdi' 12 ottobre 2012, Unghie&Crisi - teatro e videomapping
regia e drammaturgia di Ilaria Nina Zedda
luci e video mapping: Marco Quondamatteo con: Marta Proietti Orzella e Daniela Pulisci
Il personaggio principale è Sonia, giovane single mamma che s’improvvisa estetista per necessità, ricreando nell’andito della sua piccola casa un personalissimo centro di bellezza.
È una giovane donna forte, perché ha dovuto affrontare da sola tanti problemi e sacrifici, e nonostante questo è allegra, piena di risorse e soprattutto è una donna molto pragmatica rispetto alle problematiche esistenziali.
Per le sue clienti, Sonia, è una specie di psicologa a buon mercato, le ascolta, pone loro domande e le ammonisce per le loro debolezze.
Ama raccontare aneddoti “al femminile” relativi alla capacità delle donne d’un tempo di farsi rispettare dagli uomini, e di saper “guidare” saggiamente le relazioni.
La cliente di Sonia è un Avvocato quarantacinquenne, che esercita la sua professione con serietà e successo, ma nonostante questo vive una sconfitta personale, data dal recente divorzio col marito.
L’incontro tra Sonia e l’Avvocato è raccontato in modo ironico, le posizioni sociali sono messe a confronto ed in parte annullate:da una parte c’è Sonia, una bella ragazza popolana che utilizza un linguaggio basso e scurrile, dall’altra c’è l’Avvocato, donna borghese e in carriera, che dinnanzi a tanta spontaneità, risulta essere timida e impacciata.
Nei racconti di Sonia incontriamo la vita di tante altre clienti che approfittano del momento di relax per confrontarsi con lei su vari problemi, quali l’amore, i desideri, le malattie e soprattutto le crisi esistenziali di ognuna di loro.
Ma anche la crisi economica è argomento di riflessione comune, come dice Sonia:
“La crisi è come togliere il tappo. Essia una s’inci essinti tottus’atras.”…da quando c’è la crisi lavoro il doppio, perché le mani sono in primo piano e le donne vogliono farsi vedere belle. Magari non hanno i soldi per un paio di mutande nuove, ma per le unghie si. “
L’atmosfera di intimità e confronto che nasceva in passato tra donne che “ s’assuzianta a trabbalai imparis”, lavorando il pane o lavando i panni, si ritrova traslato oggigiorno nelle case di estetiste improvvisate che nel prendersi cura del corpo delle clienti, ricreano una complicità femminile ed uno spazio “misterioso” per un dialogo profondo.
Sonia è una donna forte, popolana, che non ha tempo di pensare a se stessa, perché deve occuparsi della sopravivenza dei figli. Questo significa delle volte accettare delle condizioni lavorative non sempre trasparenti. Soprattutto quando i clienti sono uomini maturi e benestanti.
Dinnanzi a questo tipo di compromessi, Sonia fa cadere la sua maschera: cosa spinge una donna ad accettare qualsiasi tipo di richiesta da parte degli uomini? I soldi ? L’impossibilità di credere in se stesse? La solitudine? Oppure la condizione prettamente contemporanea d’instaurare delle relazioni ambigue e mai profonde ?
Ma è questa cruda contraddizione che rende Sonia un personaggio complesso, difficile e al contempo così vitale.
Tra smalti e limette Sonia si prodiga in consigli, aneddoti e proverbi popolari per aiutare le clienti ad uscire dalle proprie crisi esistenziali. Tirando fuori le “unghie”. Almeno per farsele ricostruire.
Un modo diretto, tragico e ironico, ma mai gratuito, per riflettere insieme sulla condizione della donna e sulla sua “ attraversata” in solitario, nella società contemporanea.