Comune: San Gavino Monreale -
Data inizio: Samstag, 26. Mai 2012
Data fine: Sonntag, 27. Mai 2012

SAN GAVINO. Per la prima volta aderisce alla manifestazione. Nell'elenco convento, chiese e musei
Monumenti aperti a fine mese
Week-end di cultura, musica, gastronomia e riscoperta delle tradizioni

Chiese, musei, musica, degustazioni e tradizioni. Sono questi gli elementi caratteristici della manifestazione Monumenti aperti che si svolgerà per la prima volta a San Gavino il 26 e il 27 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Sarà possibile visitare le chiese di Santa Chiara, San Gavino Martire e Santa Croce. C'è poi il convento di Santa Lucia, edificato nel IX secolo. Sarà aperta anche la casa museo Dona Maxima e sarà visitabile anche l'archivio storico.
«Ci sarà una nuova apertura - sottolinea l'assessore alla Cultura Cinzia Uda - per il museo e centro di documentazione Due Fonderie, che conserva le testimonianze cartacee, audiovisive e oggettistica varia relativa alla storia delle fonderie di Villacidro e di San Gavino Monreale». I turisti verranno accompagnati dagli studenti dell'istituto Comprensivo, del liceo scientifico, del liceo psico pedagogico, del liceo linguistico.
Ci saranno due percorsi tematici: l'itinerario dello zafferano e quello del carnevale, entrambi finalizzati alla promozione delle tradizioni della cultura sangavinese. Inoltre nella casa Dona Maxima sarà allestita la mostra fotografica Un tuffo nel passato , con le foto dell'archivio dell'associazione Sa Moba Sarda e dello FotoStudio Altea mentre gli Anziani Sempre Giovani presso la loro sede di via Convento, organizzano un'iniziativa enogastronomica. Ci sarà un'esposizione di giovani pittori e scultori locali dal titolo Artisti in Mostra; la Rassegna musicale Cori di Maggio, del Coro Polifonico Sangavinese e il concerto della banda musicale di San Gavino in piazza Marconi.
«Nella stessa piazza - spiega Cinzia Uda - verrà allestito un Info Point, in cui sarà possibile avere dettagli sui monumenti adottati, sui punti di ristoro che verranno appositamente allestiti e sui ristoranti con menu a base di prodotti tipici locali».
(Fonte: L'Unione Sarda del 3 maggio 2012 articolo di Gigi Pittau)