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Valorizzazione del suino di razza sarda: Villacidro si conferma patria indiscussa

Suino di razza sarda

lunedì 21 settembre 2009 - REDAZIONE

Una delegazione di allevatori della provincia del Medio Campidano ha visitato l’allevamento di Bonassai, sede di Agris, l’Agenzia regionale che opera per la valorizzazione delle biodiversità animali. Gli allevatori attendono l’interessamento della Regione a sostegno dell’allevamento in ogni comune della Sardegna.

Una delegazione di allevatori della Provincia del Medio Campidano, capeggiata dal presidente Fulvio Tocco, ha visitato il 18 di settembre, l’allevamento del suino di razza sarda, di Agris Sardegna, in località Bonassai, l’Agenzia regionale che opera per lo sviluppo sostenibile, la biodiversità e lo sviluppo del settore agricolo, per osservare i soggetti scovati in tutta l’isola dai ricercatori regionali e nazionali. La visita è stata assai interessante. Infatti, tra gli esemplari custoditi nell’azienda di Bonasssai, si sono potute osservare anche delle scrofe acquistate di recente dagli allevamenti di Villacidro, che si conferma patria indiscussa del maiale di razza sarda. Questo dato avvalora la tesi che i monti di Villacidro hanno operato da contenitore storico ed eccellente di quest’animale rustico e senza trace di selvaggio. Il sopralluogo è stato organizzato approfittando della presenza in Sardegna del Tecnico dell’ANAS Luigi Tacchi, un esperto genetista che affianca, Sebastiano Porcu di Agris e Silvio Pistis dell’Apa nella valorizzazione del suino di razza sarda. Il raggiungimento degli obiettivi sperimentali di Agris, ha affermato Tocco, a Bonassai, coincide con l'azione istituzionale avviata dalla Provincia del Medio Campidano per valorizzare i prodotti agroalimentari mediante una promozione integrata dei territori montani. Il progetto mira anche alla salvaguardia e valorizzazione delle popolazione animali autoctone che caratterizzano le tradizioni agricole, zootecniche e culturali, e nello specifico del suino di razza sarda riconosciuto con decreto ministeriale del giugno 2006, sesta razza nazionale. Uno stimolo significativo ad approfondire questi temi è avvenuta anche dagli allevatori e dai consumatori nelle giornate di AgriCultura, che si snodano in nove mesi l’anno, nei 28 comuni della Provincia Verde. In questi ultimi tempi, infatti, è sensibilmente aumentata la conoscenza e la richiesta di prodotti alimentari tipici, vista come ricerca di alimenti che portano alla riscoperta delle tradizioni culturali, di cui i prodotti enogastronomici sono senza dubbio tra le espressioni più importanti. La Provincia del Medio Campidano presenta un territorio di natura collinare e montana ricco di risorse boschive e di una pianura pronta a ripartire con i sui seminativi, dove 17 operatori zootecnici hanno individuato nell’allevamento all’aperto del suino di razza sarda un’interessante integrazione al loro reddito. Grazie alla passione di pochi allevatori storici di Villacidro e allo stimolo della Provincia si è assistito ad un interesse esponenziale all’allevamento, in tempi rapidissimi. Le premesse fanno bene sperare per la ripresa dell’attività produttiva in pochi anni, ha detto il veterinario della ASL di Sanluri Efisio Deiana, che ha accompagnato gli allevatori all’acquisto delle femmine da riproduzione, selezionate nell’azienda di Bonassai. Ora si attende il pronunciamento formale della Regione per favorire l’allevamento del suino di razza sarda in ogni comune della Sardegna.