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Prodotti agroalimentari dalla terra

Coltivazione dei carciofi

Le caratteristiche climatiche e geografiche favoriscono i prodotti dell’orto e dei campi: tra i più noti il carciofo nella prelibata qualità dello “spinoso sardo” ottimo crudo o cucinato in accompagnamento a pietanze di carne, e i pomodori locali apprezzati per la dolcezza del sapore e il gusto fresco e gradevole. Anche la frutta raggiunge nel territorio della provincia ottimi livelli di qualità e sapore: note sono le pesche, le ciliegie, le arance, le pere e i meloni in asciutto, che conservandosi a lungo possono essere gustati anche in inverno. Importante anche la produzione di olive e di olio extravergine, un elemento fondamentale nella dieta mediterranea e nella cucina sarda, a cui è stato recentemente dato il marchio Dop ( denominazione di origine protetta) per l’alta qualità raggiunta.

 

  • Asparago Asparago
    In Sardegna la cultura del consumo dell’asparago è antichissima e ha origine dall’utilizzo dei turioni provenienti dai biotipi selvatici (A. acutifolius ed A. albus). L ’asparago è una coltura poliennale con un apparato radicale che esplora il terreno fino a superare il metro di profondità. Si avvantaggia, pertanto, di terreni fertili, profondi, ben aereati, privi di erbe infestanti perenni. La coltura dell’asparago alterna una fase vegetativa tra la primavera e l’autunno, ad una di riposo invernale.
  • Carciofo Carciofo
    Il carciofo, coltura caratteristica della Sardegna, è particolarmente diffuso nel Medio Campidano, area carcioficola per eccellenza. È qui che la varietà dello Spinoso Bosano venne introdotta negli anni Quaranta, e da questo, grazie al lavoro dei produttori locali...
  • Mandarancio Frutta
    La fertile campagna del Medio Campidano è per tradizione produttrice di frutta, dagli agrumi alle ciliegie, dalle pesche alle pere grazie alle morbide vallate soleggiate e all’abbondanza d’acqua...
  • Cicerchie Legumi e cereali
    In passato considerati la carne dei poveri, i legumi, erano frequenti soprattutto nelle tavole delle famiglie meno abbienti che non potevano permettersi il lusso di consumare la carne...
  • Una fetta di melone Melone
    La Provincia del Medio Campidano si caratterizza per una ricca produzione di melone, presente in diverse qualità e coltivato in vari modi. In particolare negli ultimi anni si è diffusa la coltivazione del melone in asciutto, tecnica particolare nata in origine per le condizioni climatiche dell’isola ma che oggi viene incentivata perché dà luogo ad un gustoso prodotto di alta qualità.
  • pomodori Ortaggi
    Gli ortaggi sono i prodotti commestibili delle piante erbacee, coltivate negli orti a scopo alimentare. Di alcuni ortaggi si mangiano solo le foglie (ad esempio, la lattuga), di altre solo il fusto (sedano), oppure le radici (carote), i tuberi (patate), i bulbi (cipolle) o i fiori (broccoli); in alcuni i frutti (come, ad esempio, i pomodori) oppure i semi
  • Pomodorini a grappolo Pomodoro
    La coltivazione del pomodoro fu importata in Europa dagli Spagnoli come pianta ornamentale per la vivacità dei suoi colori, il rosso scarlatto del frutto e il verde acceso delle foglie, e solo successivamente per la delizia del suo sapore...
  • Zafferano
    In Sardegna la coltivazione dello zafferano, o crocus sativus linnaeus, risale all’antichità: secondo alcune ricostruzioni, i Fenici lo portarono dall’Asia Minore e in seguito furono probabilmente i Romani a svilupparne la produzione. Il clima temperato favorisce la coltura del cosiddetto “oro rosso” che oggi nel Medio Campidano è passata dal livello familiare a quello industriale, in particolare a Turri, Villanovafranca e S. Gavino, la cui produzione rappresenta una parte importante del prodotto nazionale

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